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IL SENNO DI POI

IL SENNO DI POI

Non voglio dire di più di altri psico-interpretatori degli eventi drammatici che occupano le prime pagine di giornali e telegiornali, in questo giorno prenatalizio, dopo Newtown.

Nessun evento cosi drammatico avviene per caso. Nessun evento così drammatico non ha segni precedenti. Non sta all’esperto rilevarli, ma solo al buon senso.

Se quasi tutti, in un paese, hanno la possibilità di fare una certa cosa, prima o poi quella cosa accade (e lascia taciute le mille altre possibilità per cui quella cosa non è avvenuta ma sarebbe potuta accadere).

A mio modo di vedere, visti i presupposti, gli Stati Uniti d’America sono fortunatissimi che raccolgono i corpi dei loro figli morti per terra, uccisi dall’avverarsi della possibilità, con una frequenza così lunga, così lenta nel tempo, dilatata nel tempo.E non un giorno sì e quello dopo anche, come potrebbe benissimo accadere, secondo il caso e secondo le statistiche.

Per cui di questa scarsa frequenza, poi, nessuno se ne accorge.

Guido Savio

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