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BASTARE

“Bastare” è prima di tutto un verbo che significa fermarsi non perchè la misura è colma (nel bene e nel male), ma perchè sentiamo che quello che s’era da fare s’è fatto.

Non dico “quello che si doveva fare” in quanto con questo tipo di dovere i conti non tornano mai.

Sentire, ovvero trovare una certa pace del pensiero (forse anche dei sensi) in quanto “basta”, di fronte al mio giudizio, il mio essere uomo, basta il mio essere padre, basta il mio essere persona che produce, basta il pensiero di essere così e non diversamente da così.

Infatti il pensiero “che non basta mai” è il pensiero della continua eccitazione senza soddisfazione e dunque dell’angoscia.

Qualcuno dice anche “bastare a se stessi” ma non è questo il tema. Bastare a se stessi spesso scivola nell’egoismo e nella chiusura.

Bastare allora è il sano accettare che non esiste pienezza, che non esiste 100%, non esiste saturazione. Basta quello che sono e ho fatto. A bocce ferme, che fermo tutte le sere prima di addormentarmi.

Guido Savio

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