STAMPA-Stampa 

DUALISMO, DINO FONTANA A MANUELITA ETCHEGARRAY

DUALISMO

(Lettera aperta a Manuelita Etchegarray)

“Voi adorabile creola dagli occhi neri e scintillanti come metallo in fusione, voi figlia generosa della prateria nutrita di aria vergine voi tornate ad apparirmi col ricordo lontano: anima dell’oasi dove la mia vita ritrovò un istante il contatto colle forze del cosmo. Io vi rivedo Manuelita, il piccolo viso armato dell’ala battagliera del vostro cappello, la piuma di struzzo avvolta e andulante eroicamente, i vostri piccoli passi pieni di slancio contenuto sopra il terreno delle promesse eroiche! Tutta mi siete presente esile e nervosa: la cipria sparsa come neve sul vostro viso consunto da un fuoco interno, le vostre vesti di rosa che proclamavano la vostra verginità come un’aurora piena di promesse! E ancora il magnetismo di quando voi chinaste il capo, voi fiore meraviglioso di una razza eroica, mi attira non ostante il tempo ancora verso di voi…”

(Dino Campana, Canti orfici)

Quello che più appare evidente in Dino Fontana è la sua “sudditanza” a un mistero. Forse il mistero della vita intera, il mistero dualistico dell’amore che chiama e respinge, sana e ammala.

Guido Savio

  STAMPA-Stampa