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”CHI E’ SENZA PECCATO…”

Pensavo stamattina a questa frase evangelica. Di frasi o massime evangeliche contraddittorie, o sconnesse, o intriganti, ce ne sono parecchie.

Ma restiamo a questa. Le pietre. Chi scaglia le pietre al giorno d’oggi? Lo sappiamo benissimo, dentro o fuor di metafora. E le pietre fanno male. Chi di pietre muore oggi nel mondo, soffre molto per morire.

Detto questo, la frase evangelica (“chi è senza peccato…”) rimanda direttamente al concetto di “nessuno”. Nessuno infatti può annoverarsi in questo numero di eletti. Nessuno è senza peccato. E proprio perchè nessuno lo può fare, la frase è contraddittoria, sconnessa e intrigante. Perchè? Perchè rimanda ad una categoria di uomini che non c’è, non c’è mai stata e mai ci sarà. Nessuno è senza peccato. Allora nessuno dovrebbe parlare? Nessuno allora potrebbe esprimere giudizio? Nessuno allora potrebbe (giustamente e dignitosamente) scagliare la prima pietra verso chi del male se ne fa vanto?

No. Non è cosa di questo mondo. Non è cosa di questi tempi. Noi tutti peccatori, per questo non dobbiamo sentirci la mano indegna o il giudizio inappropriato.

La ideologia del “nessuno” ci porta in una brutta strada. Noi non siamo nessuno, anche se peccatori. E proprio da peccatori che riconoscono il loro peccato abbiamo diritto di parola.

Guido Savio

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