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EMPATIA

Scrive Weininger: “Come nell’altro si ama ciò che si vorrebbe essere per intero, mentre non lo siamo interamente, così nell’altro si odia soltanto ciò che non si vorrebbe mai essere ma che in parte si è”.

Questo per dire, due parole in croce, che l’altro è quello lì che mi dice chi sono io. Io mi avvicino, mi allontano, vengo attratto, vengo respinto dall’altro in base alla enunciazione testè fatta. La empatia esiste davvero, nel bene e nel male. La attrazione esiste, nel bene e nel male. L’altro è per me ponte della conoscenza attraverso il rispecchiamento positivo o negativo che io ho verso di lui.

 

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