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”D’ORA IN AVANTI…”

PROMESSA

Quante volte abbiamo sentito dire dalla bocca degli altri, ma anche dalla nostra, questa frase: “D’ora in avanti…”.

Una promessa, una promessa da marinaio, una illusione, una stanchezza del peccato che stiamo perpetrando, oppure il corpo che ci consiglia di “darci una regolatina”, oppure il senso di colpa che scarichiamo in un semplice “cambierà”, oppure l’umano e maturo pensiero che…così non può andare avanti?

E certo che Zeno Cosini, prototipo dell’inedia e dell’inetto, scriveva ad ogni piè sospinto, quando doveva “darsi una lavata” :”U.S”, ultima sigaretta.

E poi fumava più di prima.

Come dire che da domani non pecco più, la smetto di commettere reati (la sottile distinzione tra peccato e reato è nella cronaca di questi giorni vergognosi della nostra repubblica).

Sta di fatto che chi fa a se stesso questa promessa, spesso fallisce, non la porta al giorno dopo, magari nemmeno a sera…

Oppure questo “D’ora in avanti” , può diventare, sotto il registro della nostra volontà, un pensiero maturo, può diventare il serio “impegno” che uno prende con se stesso. lo prende davanti allo specchio e nella completa assenza di spettatori. Come dice un mio amico, al mattino, lavandoci i denti (massimo luogo della “lucidità).

Allora bene. “D’ora in avanti” ci dò di olio di gomito affinchè il mio mancare patologico, la mia ristrettazza mentale, il mio egoismo infantile, la mia inibizione… prenda un colpo d’aria, respiri. Non dico “si converta”, ma almeno nutra una speranza, appunto, che “domani è un altro giorno si vedrà”.