“Si dice che nulla al mondo più dei profumi richiami le passate stagioni, ma quello era troppo dolce e intenso”. (…)
“Ai vecchi la morte, ai giovani l’amore; di morte, una sola, di amori, tanti”.
Questi piccoli pensieri tratti da “La casa delle belle addormentate” di Yasunari Kawabata, sono pensieri della “regola”.
Le fanciulle dormono e i vecchi, come il vecchio Eguchi, dormono con loro, ma non possono toccarle.
Lo spirito giapponese non coprende alternative: la splendida fanciulla dorme e il vecchio dorme accanto a lei. Addormentato.
Ma nel più recesso mistero della mente, forse Eguchi infrange la regola. E forse la splendida fanciulla accetta la infrazione. L’amore ne perde? L’amore ne guadagna?
Ma solo forse. La regola è davvero “per” l’amore?
Guido Savio