Il pensiero non può che essere libero. Io non posso mai dire che in questa o quella occasione “non sono me stesso”, in quanto l’essere se stessi è una realtà che ci lega al tempo, al contesto, all’altro, al mondo. Noi siamo sempre noi stessi, anche quando pensiamo che stiamo fingendo, che facciamo bella faccia a cattivo gioco.
Il pensiero che… si è “finti” è un pensiero isterico, che non ha nessun riscontro nella realtà ma solo nella teatralità.
Detto questo il pensiero più sano è quello che noi formuliamo tanto sulla consapevolezza di noi stessi quanto sulla nostra conoscenza. Sono consapevole che così sono (fare e dire) anche se penso che “potrei” essere diverso. Questo “potrei” comporta danni e frustrazioni, nonchè un allontanemanto della nostra conoscenza di noi stessi.
Noi dobbiamo conoscere i nostri movimenti interni per conservare la salute, non dobbiamo ingannarci pensando che “potremmo” essere diversi. Noi non dobbiamo cambiare ma solo conoscerci per essere sani.
Non è che nella vita si lasci il vecchio per il nuovo, la malattia per la salute. Solo che ci si sposta nella nostra conoscenza, ci si “capisce” di più, e dunque ci si accetta realmente per quello che siamo.
Stare meglio è la applicazione di questo pensiero, del pensiero di conoscenza e accettazione. Usare il pensiero è una pratica di salute perchè dà ordine e posizione al nostro essere, fuori dell’assillo di dovere cambiare.
Guido Savio